Letteratura Inglese
La letteratura inglese è uno dei capitoli culturali più fiorenti di tutto il territorio sia britannico che europeo. Nonostante non sia antica come quella greca e latina, la letteratura inglese comincia a fiorire nel periodo dell’alto medioevo e da allora ricopre un posto di altissimo livello tra le letterature di tutto il mondo.
Le prime composizioni risalgono al VII secolo d.C. in una lingua considerata come inglese antico, ma molto più rigorosamente catalogata nel cosiddetto sassone. Uno degli esempi più importanti di poesia di questo periodo è il Beowulf ovvero il più antico poema composto in volgare. Si tratta di ben 1382 versi organizzati in un prologo e 43 sezioni. Dunque è considerato, senza alcun dubbio, del primo grande poema epico di tutta la cultura anglosassone.
Molte altre opere seguirono la fortuna di Beowulf ma per entrare nel pieno della tradizione letteraria inglese dobbiamo arrivare nel XIV secolo, incontrando Geoffrey Chaucer. Di alta educazione linguistica e letteraria (ricordiamo che conoscerà molto da vicino sia Dante che Boccaccio) lo scrittore svilupperà moltissimi poemi come il Troilo and Criseida e la Leggenda delle donne eccellenti. Ma senza dubbio l’opera che lo rese famoso furono i Canterbury Tales, una raccolta di racconti in stile boccaccesco.
Ma il periodo più proficuo nell’arte e soprattutto nella letteratura inglese è quello di Elisabetta I, figlia di Enrico VIII e Anna Bolena. In tal periodo vennero aperte, su ordine della regina, alcune scuole di grammatica, vista l’importanza della lingua e della linguistica durante il rinascimento. In questo periodo nasce il più grande drammaturgo di tutti i tempi, William Shakespeare, colui che con le sue trame intrecciate e piene di poesia, riuscirà a cambiare del tutto la storia della letteratura e del teatro. Shakespeare nasce il 26 aprile del 1564 a Stratford upon Avon e fino alla sua morte scriverà circa 38 testi teatrali, 154 sonetti e una serie di altri poemi. Tra le sue maggiori opere ricordiamo Romeo e Giulietta, Sogno di una notte di mezza estate, l’Otello, Amleto, La Tempesta, Enrico IV, Macbeth, Re Lear, La Bisbetica Domata…
Negli stessi anno nacque anche un altro grande drammaturgo, Christopher Marlow. Non fu solo famoso per i suoi drammi, ma anche per la sua figura di personaggio controverso e dissoluto. Morì infatti a soli ventinove anni in circostanze sconosciute, probabilmente durante una rissa. Sicuramente il suo più grande dramma fu il Faustus, composto prendendo spunto da un’antichissima storia popolare germanica, poi ripresa dal grande scrittore tedesco di età moderna Goethe.
A pochi anni di distanza nasceva John Milton, grande poeta e scrittore inglese, forse considerato uno dei più celebri in patria. Tra i più importanti scritti ritroviamo Paradise Lost e l’Areopagitica.
In Inghilterra il romanzo comincia a prendere piede solamente all’inizio del XVIII secolo con il famosissimo Robinson Crusoe di Daniel Defoe, Tom Jones di Henry Fielding e Vita e Opinioni di Tristam Shandy di Laurence Sterne. Durante il periodo romantico invece fanno capolino le personalità più importanti della poesia d’oltremanica, parliamo di Byron, di Percy Bysshe Shelley (sua moglie Mary Shelley sarà anche l’autrice del famoso romanzo horror Frankenstein) e John Keats. In epoca vittoriana nascevano anche i grandi miti di Charles Dickens, delle Sorelle Brontë e di George Eliot.
Successivamente al grande successo di Jane Austen con i suoi romanzi riguardanti la vita della piccola borghesia dal punto di vista femminile possiamo arrivare ad un periodo più recente: sempre nel nuovo universo della letteratura femminile non possiamo che omaggiare una delle più grandi scrittrici e saggiste dell’epoca contemporanea,Virginia Wolf. Morì suicida nel Tamigi nel 1941 ed è particolarmente interessante il suo pensiero femminista che la vede impegnata in una lotta per le pari opportunità. Tra i suoi romanzi più importanti ricordiamo La Signora Dalloway, Gita al Faro, Orlando, mentre tra i saggi spiccano, Il lettore comune e Una stanza tutta per sé.