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Già dall’epoca preistorica l’Inghilterra è stata abitata da moltissime popolazioni primitive. Questo fatto si comprende dalla scoperta di moltissimi reperti archeologici e all’evidentissimo e ormai celebre in tutto il mondo, complesso monolitico di Stonehenge che a quanto pare risulta risalire a III Millennio a.C. I primi a scrivere argomenti e a descrivere la zona dell’Inghilterra furono dei navigatori nomadi intorno al VI secolo a.C. mentre, solamente alcuni scrittori latini, cominciarono seriamente ad interessarsi alla letteratura riguardo questa isola fuori dal mondo allora conosciuto.

Dopo i primi scritti di Plinio il Vecchio e Diodoro Siculo che tra l’altro si riferivano per lo più al commercio, Tacito fu uno dei primi ad interessarsi alla cultura e alla lingua autoctona. I romani invasero finalmente la Britannia solamente nel 55 a.C. ad opera di Cesare e successivamente la conquista romana fu ultimata cento anni dopo, nel 43 d.C. Sotto al regno di Claudio la dominazione continuò florida e senza particolari problematiche fino ad arrivare al V secolo. Tale secolo fu particolarmente drammatico per le sorti di Roma. L’impero si scisse e molte popolazioni barbariche andarono ad instaurarsi nei territori abbandonati dai Romani. In Britannia si stanziarono popolazioni germaniche come gli Angli, i Sassoni, gli Juti e i Frisoni ed occuparono l’odierno Kent, l’Isola di Wight, lo Hampshire, il Tamigi, l’Essex, il Middlesex, Norfolk, Suffolk e le Midlands.

Ma sicuramente uno degli eventi più importanti nella storia antica dell’Inghilterra è senza dubbio l’arrivo del Cristianesimo. Nel 596 il papa Gregorio Magno inviò nel Kent un gruppo di missionari per evangelizzare il territorio pagano. Nacque qui il mito di Sant’ Agostino di Canterbury, il primo vescovo in Inghilterra e nella cittadina stessa. Successivamente all’evangelizzazione l’Inghilterra dovette fare i conto con altre numerose dominazioni, una delle più dolorose fu quella dei Vichinghi nel VIII secolo. Il primo attacco delle popolazioni del nord alla Britannia fu a Lindisfarne nel 793, furono poi conquistate la Northumbria, la Mercia e l’Anglia. Ma la dominazione dei Vichinghi non fu la sola a portare scompiglio. Anche i Normanni, popolazioni della scandinavia, riuscirono a dominare per alcuni secoli l’intero territorio britannico. L’unico che riuscì per poco tempo a governare l’intera zona e a ricacciare la sete di conquista di alcune popolazioni straniere fu Harold Godwinson che prese possesso nel trono nel 1066: una delle più famose battaglie fu quella di Hastings contro William di Normandia, dove purtroppo perse la vita.

La sconfitta nella battaglia di Hastings portò alla svolta della conquista normanna, che mutò notevolmente la cultura Britannia soprattutto dal punto di vista linguistico. Le culture sassoni e normanne si mescolarono e nacquero nuove dinastie che posero al trono moltissime figure di estremo rilievo dal punto di vista monarchico. Una di queste figure storiche particolarmente conosciute fu Riccardo I detto anche Cuor di Leone che prese oltretutto parte alla terza crociata, per la quale fu anche definito il Re Assente. Successe a Riccardo primo il fratello, Giovanni, che perse moltissimi territorio della Normandia e della Francia e fu costretto a firmare anche la famosa Magna Carta nel 1215, documento che poneva limiti legali ai poteri personali del re. La storia medioevale dell’Inghilterra si conclude con la terribile Black Death, ovvero peste bubbonica, che colpì tutto lo stato uccidendo più di un terzo della popolazione. La peste portò squilibri anche a livello civile e politico. Tra il 1455 e il 1485 si svolse uno dei conflitti civili più interessanti di tutto il medioevo: la Guerra delle Due Rose, che vedeva schierarsi una di fronte all’altra le due casate reali degli York e dei Lancaster che per l’appunto avevano come stemma casale due rose, rispettivamente bianca e rossa.